Che cos’è la Self Mass Communication

Nella società attuale si è dominati, dal punto di vista economico, sociale e finanziario, da un fenomeno che è stato etichettato – in maniera sociologica – come Self Mass Communication. Se si fa riferimento alle parole e agli scritti di Manuel Castells, sociologo spagnolo naturalizzato statunitense, si possono scoprire tutte quelle caratteristiche di una società, oggi fatta rientrare nella denominazione comune di social networking, che attinge molto dalle caratteristiche della realtà digitale. Facendo riferimento alla trilogia L’età dell’informazione, che spiega molto del processo, ecco tutto ciò che c’è da sapere sulla Self Mass Communication.

La quinta cultura di Manuel Castells

Se Manuel Castells aveva fatto riferimento a quattro culture all’interno del suo primo capolavoro letterario, citando la cultura hacker, quella dello sviluppo di Internet e della nascita del web, è nella trilogia L’età dell’informazione che si fa riferimento alla quinta cultura che domina la società contemporanea, quella dei social network. 

Nello specifico, nell’età dell’informazione di cui parla il sociologo si sviluppa il concetto di glocaletà (globale + locale), per la ridefinizione dell’individuo nel suo contesto, in aperto antagonismo alla società globale in cui si è immersi. Castells parla di legame che passa attraverso i flussi della rete, che definisce le sue caratteristiche di legame su base 1:0 (dentro o fuori, adesione o non adesione ai meccanismi della stessa).

Con la sparizione consequenziale degli aspetti comunicativi fondamentali diventa principale l’individuo e la sua comunicazione prettamente di rete, in una speculazione tutt’altro che positiva, ma che – in gergo sociologico – viene definita come cautiously optimism. Il punto di partenza di questo discorso è il concetto di produzione, che nel secolo scorso era finalizzata alla creazione di beni prodotti in maniera massiva (consumismo, modalità di consumo tale che si ha più di quello che sarebbe necessario avere) mentre, nell’età contemporanea, prende in riferimento la produzione informativa in grado di precedere quella consumistica. In altre parole: il mercato produttivo ha subito quel concetto di industria 4.0, una rivoluzione industriale silente ma che comunica i suoi cambiamenti attraverso la realtà del networking. 

La deriva del social network e le cinque finalità della Self Mass Communication

A questo punto, citando ancora il discorso sociologico di Manuel Castells, è opportuno sottolineare le cinque finalità della Self Mass Communication, considerando una deriva del social network che si può osservare quotidianamente. Nello specifico:

  • L’informazione è la materia prima di ogni prodotto:  l’informazione di un prodotto viene prima elaborata, poi volta alla merce che viene scambiata e acquisita (il marketing prevede l’analisi del consumatore e l’inserimento di elementi che possono gratificare il consumatore stesso nel suo acquisto);
  • Le nuove tecnologie operano più sull’informazione che sul materiale: l’azione è finalizzata alla mera materia informativa, che definisce le procedure su cui si basa il processo produttivo. Per comprendere questo concetto si pensi alle innovazioni algoritmiche che regolano i processi industriali (oggi si parla di quarta rivoluzione industriale o industria 4.0, in cui la fabbrica diviene l’utilizzo della macchina come supporto nei processi decisionali nell’uomo e non più semplicemente assistenza);
  • Le tecnologie alimentano le logiche di network:  se l’obiettivo è contrastare l’imprevedibilità di un mercato sempre più grosso e complesso, all’interno del quale le logiche sono cambiate definitivamente, allora la soluzione è l’adeguarsi al contesto di globalità, che impone di pensare al processo produttivo non più come soltanto locale (o contestualizzato) ma globale;
  • Le tecnologie dell’informazione si basano sulla flessibilità: adattandosi ai contesti, le tecnologie si ridefiniscono e orientano, assumendo anche connotazioni politiche nell’indirizzo della visione globale. In una dinamica marxiana di produzione, Castells analizza le combinazioni tra tecnologie e dinamiche produttive nella produzione e nella resa dei compiti. Lo sviluppo delle combinazioni ha portato alla seguente evoluzione nei processi lavorativi: umano > macchina, umano = macchina, umano < macchina;
  • L’informazione è del tutto finalizzata al mercato finanziario: si tratta della deriva principale secondo Castells, che porta la realtà a divenire il semplice soddisfacimento di obiettivi prettamente finanziari, che muovono non soltanto l’economia, ma anche i processi produttivi e le realizzazioni di beni, come si evidenzia nelle tendenze di trading e di investimento che vengono sottolineate da piattaforme come investireinborsa.